La Svezia ha dichiarato che discuterà con i leader della Nato i piani per intensificare la militarizzazione dell’isola di Gotland, una lingua di terra di mille miglia quadrate che è ampiamente considerata come il luogo più strategico nel Mar Baltico. Descritta da analisti e commentatori come una "portaerei gigante", Gotland, amministrata da Stoccolma, si trova a sole 120 miglia al largo della costa della triade baltica della Nasto composta da Estonia, Lettonia e Lituania, ma anche a sole 230 miglia a nord dell'enclave russa di Kaliningrad. La sua posizione privilegiata offre enormi vantaggi nello spiegamento e nel controllo del traffico aereo e marittimo nel Mar Baltico, ed è stata regolarmente citata da analisti militari e commentatori nei media russi come un obiettivo altamente desiderabile.
Il riarmo
La Svezia mantenne una presenza militare a Gotland durante la Guerra Fredda e l'isola al suo apice ospitava fino a 25.000 soldati, ma nel 2005 fu quasi completamente smilitarizzata.
Una minaccia per la Russia
L'analista militare russo e capitano della marina in pensione Vasily Dandykin ha detto al newswire russo Sputnik che una rimilitarizzazione di Gotland sarebbe vista come un grosso problema nelle sale del Cremlino. «Le dimensioni di quest'isola rendono possibile mettere l'aviazione, gli aeroporti e le basi navali... (per servire) il sogno sia del blocco Nato che degli americani di trasformare il Mar Baltico in un mare Nato... Capiamo di che tipo di minaccia si tratta», ha detto Dandykin. «In ogni caso, nel Baltico si svolgeranno esercitazioni russe più intense. Dobbiamo capire che anche la Finlandia è già membro della Nato. Pertanto, le nostre azioni saranno adeguate, sia da Kaliningrad, dove ha sede la flotta baltica, sia dal resto della Russia».