La suggestione, di candidare per il Pd nell’Europarlamento Ilaria Salis c’è stata eccome. Ma ora è sfumata. Per effetto della moral suasion che da più parti, compresa quelle interne al partito, si è concentrata su Elly Schlein, spingendola a rinunciare alla carta della donna giovane, anti-fascista e vittima dell’autoritarismo di Orban che poteva piacere all’elettorato di sinistra. L’iniziativa era comunque per tanti motivi - compreso quello di «non politicizzare troppo questo caso» perché potrebbe nuocere proprio alla Salis, come va dicendo da giorni il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - spericolata e ora muore sul nascere. «No, questa ipotesi non è in campo», ha detto Schlein ieri sera a Bruno Vespa in Cinque minuti. E ancora: «Ho letto elucubrazioni su trattative. Non c’è nessuna trattativa per candidare Ilaria, e ho voluto incontrare suo padre per discutere con lui come possiamo riuscire a togliere una cittadina italiana da questa situazione umiliante» della detenzione dura in Ungheria. Proprio Roberto Salis aveva giudicato avventato e pericoloso per Ilaria l’eventuale ingaggio elettorale: «E poi non viene eletta a Bruxelles, finirà massacrata a Budapest». La segretaria del Pd ieri nel colloquio con Salis senior ha garantito che non farà forzature di tipo elettorale e ha aggiunto: «Mi scuso per il clamore mediatico che si è creato».
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L’incontro Schlein-Salis è servito a fare il punto sulla «situazione incresciosa» in cui si trova la cittadina italiana detenuta in via cautelare nel penitenziario ungherese dal 23 febbraio 2023.
Dai familiari di Ilaria ai suoi legali, insomma, è arrivato lo stop. Ma è evidentemente risultato convincente, per spazzare via ogni ipotesi di candidatura, l’atteggiamento del governo, e principalmente di Tajani, nel voler evitare forzature ideologiche che sarebbero potute risultare a Budapest come provocazioni dannose a Salis. «Noi diciamo quello che va detto e facciamo quello che va fatto su questa vicenda» - è la linea del ministro degli Esteri - e questo approccio viene apprezzato in molte parti, le più prudenti e riformiste, del Pd.
IL RITORNO DEL MARZIANO
A sinistra salta dunque la carta Salis, ma ne arriva un’altra sul tavolo delle Europee. Sia pure non in casa Pd. Si tratta del ritorno del “Marziano” a Roma. Di chi? Di Ignazio Marino, l’ex sindaco che fu soprannominato il “marziano” per la sua scarsa dimestichezza con la politica (faceva e fa il chirurgo a Philadelphia) e per il profilo un po’ grillino. L’alleanza rosso-verde di Fratoianni e Bonelli lo ha ingaggiato in modalità il ritorno del Conte di Montecristo (un ritorno quello Ignazio un po’ rivincita e un po’ vendetta per come è stato maltrattato dal Pd che lo sbolognò dal Campidoglio ricorrendo alle firme dal notaio) e stamane la sua candidatura sarà annunciata in conferenza stampa. La sua e quella di altri due esponenti della società civile: Sergio Ulgiati, presidente del comitato tecnico-scientifico di Europa Verde, e Fiorella Belpoggi, direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini.
Marino è da tempo che meditava il gran ritorno. Da tempo scrive di questioni europee. E da tempo insiste sul tema della pace (e dell’ambientalismo). Sarà un bel duello, a Roma e nella circoscrizione Centro Italia dove correranno e entrambi, tra Ignazio in rosso-verde e Marco Tarquinio l’ex direttore dell’Avvenire, molto bergogliano e arcobaleno, che guiderà la lista del Pd. Chi dei due attirerà più voti pacifisti, visto che il revival di Ignazio è rivolto a quel segmento elettorale molto ampio? Lo spartito sarà anche quello del ci vuole un chirurgo per curare e rivitalizzare l’europeismo. I dem temono molto questo suo rientro perché c’è una parte del popolo dem che ancora è affezionato al “marziano”. Quanto a lui, non vede l’ora di andare a Bruxelles, sperando allo stesso tempo che Renzi - il suo vecchio nemicissimo, considerato «il mandante» dei suoi «accoltellatori» al Campidoglio nel 2015 e - non raggiunga il quorum con Italia Viva. «Voglio essere utile e mi voglio togliere qualche soddisfazione», dice Marino a chi lo ha sentito in queste ore.