Frascati arrestato un romano di 55 anni, ritenuto la mente della villa della mariuana di Rocca di Papa. Foto Luciano Sciurba

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E' stato arrestato nelle scorse ore dagli agenti del commissariato di polizia di Frascati il 55enne ritenuto la "mente" della "villa della droga" di Rocca di Papa, scoperta nello scorso giugno dagli uomini della squadra anticrimine che trovarono circa 5 mila piante. Un'operazione articolata e complessa che prese vita nella scorsa estate quando a seguito di attività investigativa  nel settore del contrasto della coltivazione  e del commercio  delle sostanze stupefacenti, la polizia veniva a conoscenza che a Rocca di Papa in via Frascati n. 145/B, all’interno di una villa circondata da un giardino e poco lontano da altre abitazioni di lusso,  c'era un via vai sospetto di persone che scaricavano sacchi di cui si sconosceva il contenuto.
Venivano eseguiti servizi "speciali" presso la struttura, sia di giorno che di notte, anche in condizioni climatiche avverse, per verificare la fondatezza della notizia acquisita. Nel corso di tale attività la villa si presentava abbandonata e le finestre erano oscurate con pannelli in alluminio. A destare sospetti degli agenti era la presenza di 5 condizionatori d’aria funzionanti, posizionati sul giardino e collocati alla sala hobby della villa che producevano un leggero rumore  che si  percepiva  solamente di notte. Un altro importante particolare veniva notato dal personale operante, alcune piante di gerani,  posizionate nel retro dell’immobile, risultavano regolarmente curate e ben tenute e ciò stava a significare che  l’abitazione risultava frequentata. Il  29 giugno 2016,  si decideva di eseguire analogo servizio di appostamento che aveva inizio alle ore 07. Intorno alle ore 09 successive, veniva notata un’autovettura Peugeot 307  condotta da un uomo, il quale dopo aver parcheggiato il veicolo accanto al cancelletto pedonale della villa d’interesse, entrava nella struttura abitativa. Si decideva di attendere che il soggetto uscisse per fare irruzione nella villa.
 Il giorno seguente gli agenti notavano di nuovo la presenza dello sconosciuto che, uscito dalla dimora, tentava di raggiungere il suo veicolo, ma veniva bloccato e identificato per un pregiudicato romano di 49 anni. Tramite le chiavi in possesso dello stesso si apriva il cancelletto d’ingresso dell’abitazione nonché la porta blindata che permetteva agli operatori di accedere nella villa. All’interno della stessa si aveva la presenza di un altro uomo,  identificato per un cittadino romeno 43enne che faceva da guardiano e coltivatore delle piante, il quale tentava di guadagnare l’uscita, ma non riusciva nel suo intento. Veniva eseguita una perquisizione dalla quale emergeva che tutte le stanze, dal seminterrato al piano terra al primo piano  dell’abitazione risultavano attrezzate come serre, con all’interno circa 4 mila piante di marijuana in infiorescenza (oltre 300 grammi di marijuana essiccata )  disposte in cinque  locali, forniti di attrezzature costose e sofisticate, consistenti in  tubi e motori di areazione, ventilatori, lampade, climatizzatori, che creavano  il giusto tepore, nonché  concime , terra e fertilizzanti per le piante, con altezza variabile dai 60 cm a 2 metri e 80 cm. Le piante, che avrebbero fruttato circa 10 milioni di euro nel mercato dello spaccio, venivano estirpate e sottoposte a sequestro insieme al materiale adoperato per la loro coltivazione. Inoltre veniva posto sotto sequestro la villa , che non risultava essere abitata  ma utilizzata, esclusivamente, per l’attività delittuosa. Il valore dello stupefacente , al dettaglio,  ammonta complessivamente a circa dieci milioni di Euro. Dalle successive  analisi chimiche  della sostanza stupefacente sequestrata, eseguite dal  perito di turno, risultavano  un numero di dosi medie droganti estraibili pari a 430.492. Nel corso dell’attività, si acclarava, altresì, che i due soggetti  al fine di compiere il delitto di cui sopra e per trarne  profitto, si impossessavano mediante allaccio abusivo  alla rete ENEL di energia elettrica  per un quantitativo di 50 Kwatt  sottraendolo all’ENEL. I due  soggetti trovati all’interno della villa erano stati arrestati per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ed associati presso la  Casa Circondariale di Velletri. Dagli accertamenti eseguiti poi nelle settimane successive dal personale del Commissariato di polizia di Frascati, in particolare dall’esito dell'esame dei tabulati telefonici in uso ai due arrestati, si evidenziavano ripetuti contatti, anche il giorno della perquisizione, tra i due arrestati e  Bruno C., imprenditore edile di Casal Palocco, di 55 anni, nei cui confronti emergevano gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati ai due soggetti. Inoltre Bruno C. risultava la persona che aveva locato la villa e che lo stesso aveva piena consapevolezza dell’attività svolta all’interno dell’abitazione. Per questi motivi veniva chiesta al Tribunale di Velletri una misura cautelare nei suoi confronti che l’Autorità Giudiziaria ha emesso ieri. Nella mattinata, dopo una serie di attività atipiche, gli agenti individuavano l’uomo presso l’abitazione di un suo amico nel quartiere Axa a Roma, arrestandolo in esecuzione dell’Ordinanza di custodia per il reato di coltivazione spaccio e detenzione di droga. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato accompagnato presso il carcere di Velletri.