Roma, i nuovi cestini hi-tech dell'Ama alimentati ad energia solare. “Avvisano” quando sono quasi pieni

Ogni contenitore in realtà ne vale 8: comprime il volume dell’immondizia

Ama, ecco i cestini hi-tech alimentati ad energia solare. “Avvisano” quando sono quasi pieni
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Martedì 26 Marzo 2024, 07:18

Sessantotto nuovi cestoni "intelligenti" e "autocompattanti". Li hanno presentati ieri pomeriggio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l'assessore all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, e il dg di Ama, Alessandro Filippi.

LE CARATTERISTICHE

Questi nuovi secchi saranno forniti in due dimensioni: 120 e 240 litri e sono acquistati da Ama in comodato d'uso gratuito. Due le caratteristiche principali di questi nuovi cestoni: un sistema di compattamento del volume dell'immondizia gettata, alimentato con pannello fotovoltaico, che comprime i rifiuti fino a otto volte. Di fatto, quindi, un cestino nuovo ne vale otto di quelli vecchi. Seconda novità: i sensori. In questi nuovi secchi, è presente un sensore che "avvisa" Ama quando il riempimento è arrivato all'80% del volume massimo: il che significa, fatti i conti, che un secchio da 120 litri può arrivare a raccogliere fino a 960 litri di volume e uno da 240 fino a 1.920 litri.

MODELLO DINAMICO

La caratteristica del sensore di avviso significa direttamente una modifica al sistema di raccolta che oggi è considerato "statico": Ama passa e svuota, indipendentemente da quanto il cestone sia pieno o vuoto.

L'avviso che invece arriva da questi nuovi secchi, al contrario, spinge Ama verso un modello di raccolta "dinamico": si passa quando serve. Come spiegano da Ama, il servizio prevede anche una raccolta dati tramite piattaforme digitali hi-tech al fine di determinare possibili ottimizzazioni ed «affinamenti» delle attività di svuotamento con ricadute sulla reingegnerizzazione del servizio ed efficientamenti dello stesso. I modelli sono stati scelti anche sulla base delle esperienze maturate nelle maggiori Capitali europee (Madrid, Londra, Helsinki, Amsterdam) e città italiane (Torino, Bologna, Firenze, Milano, Genova). L'avvio della sperimentazione a grande scala, che durerà 6 mesi, segue il posizionamento dei primi 2 prototipi di cestoni "intelligenti", già testati in largo Agnesi e in via delle Muratte (I Municipio).

 

LA MAPPA

Come detto, per ora questi cestoni saranno 68 e saranno distribuiti in 5 aree della città, quelle a maggior peso movida: 30 saranno nei quadranti Testaccio, piazzale Ostiense, piazza Albania e piazzale dei Partigiani; 20 nell'area di Trastevere, in particolare la zona della movida (piazza Trilussa, piazza di Santa Maria in Trastevere, piazza della Scala, ecc.). Poi, 8 nell'area di San Giovanni (quadranti piazzale Appio e Re di Roma); 7 nell'area monumentale del Centro Storico (vicolo del Bottino metro Spagna, piazza San Silvestro, scalinata piazza della Trinità dei Monti); 3 nell'area della Montagnola (piazzale dei Caduti della Montagnola e viale Pico della Mirandola mercato).

«ANDREMO A GARA»

Durante la presentazione, l'assessore Alfonsi ha spiegato: «La prima sperimentazione è andata molto bene soprattutto in alcuni angoli dove la situazione era molto complicata: in via delle Muratte, fuori dal fast food, ad esempio c'erano continue segnalazioni per i rifiuti a terra ma da quando abbiamo messo questo cestino non abbiamo più avuto segnalazioni e la zona è pulita. Le sperimentazioni che abbiamo fatto, un'altra vicino al Colosseo, ci hanno dato la certezza di disseminarne 68 sul territorio, un numero più corposo e poi andare a gara. La distribuzione in tutta Europa e oltre è un dato che ci fa capire che sono cestini che funzionano»

«MIGLIORA EFFICIENZA AMA»

E il sindaco Gualtieri ha tracciato un bilancio: «Sono già arrivati 478 nuovi mezzi e siamo a una percentuale di funzionamento al 75 per cento. Nei momenti della crisi eravamo al 30-35%, quindi un dato più che raddoppiato e che continua a salire. Intanto abbiamo fatto mille nuove assunzioni. E con il nuovo Contratto di servizio che parte dal primo aprile si riorganizza il lavoro di raccolta e pulizia».
Fernando M. Magliaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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