Roma, al San Camillo appuntamenti per Tac e risonanze magnetiche anche nel fine settimana: è il primo ospedale nel Lazio

Assunti 12 radiologi e 12 tecnici di radiologia

Roma, al San Camillo faranno le Tac e le risonanze anche nel fine settimana
di Fernando M. Magliaro
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Sabato 4 Maggio 2024, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 15:02

Da oggi, al San Camillo Forlanini, le Tac e le risonanze magnetiche si faranno anche il sabato e la domenica. La svolta arriva dalla Regione dopo l’arrivo di nuovi macchinari e l’assunzione di nuovo personale. E l’obiettivo è quello di ridurre le liste d’attesa. Il San Camillo è il primo ospedale nel Lazio dove questi esami si potranno fare anche nei fine settimana.

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Roma, al San Camillo da oggi Tac e risonanze nel fine settimana 

Per il presidente della Regione, Francesco Rocca, questi sono i «primi segnali positivi».

Dice Rocca: «Il cambiamento del Servizio sanitario regionale passa anche attraverso le attività ambulatoriali garantite nei weekend, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa e di assicurare dei tempi dignitosi ai cittadini in ogni Azienda sanitaria. Ora assistiamo ai primi segnali positivi delle nostre scelte coraggiose, partendo dall’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini: 27 milioni di euro investiti per il nuovo personale sanitario, pari a 461 operatori, su una spesa complessiva di 209,5 milioni di euro, a fronte di 4.289 autorizzazioni nei primi 11 mesi di governo. Insieme con la messa a terra della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Regione Lazio e l’azienda San Camillo-Forlanini implementano i servizi sanitari nei weekend, con le nuove apparecchiature di ultima generazione e i nuovi professionisti, a partire dai 235 operatori autorizzati nel gennaio scorso e, in particolare, 12 radiologi, 12 tecnici di radiologia, 129 infermieri e 36 operatori sociosanitari. Si tratta di una riforma ampia del Servizio sanitario regionale. Infatti, dal primo gennaio 2024 l’unico punto di accesso alle prestazioni sanitarie è il Recup, nel quale stiamo integrando le agende delle singole strutture private accreditate con quelle pubbliche, per ridurre i tempi d’attesa: parliamo di oltre 4,8 milioni di prestazioni del privato convenzionato. C’è una netta inversione di tendenza rispetto al passato, ma non siamo ancora soddisfatti. La strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta».

Orari e appuntamenti, come funziona

Gli ambulatori del San Camillo saranno aperti ogni week end dalle ore 8 alle ore 20 il sabato e dalle ore 8 alle ore 14 la domenica. Questo incremento delle prestazioni è stato reso possibile dall’arrivo, poche settimane fa, di due nuovi macchinari per tac e risonanze di ultima generazione e dalle assunzioni di 12 radiologi e 12 tecnici di radiologia che, così, possono coprire i turni aggiuntivi. Ventiquattro assunzioni «importanti» come spiega il direttore generale del San Camillo, Narciso Mostarda: «sono in arrivo anche infermieri, neurologi e anestesisti per terapia intensiva. Sono tutte assunzioni sbloccate dalla Regione Lazio che ha accolto le nostre richieste di fabbisogno. Un passo molto importante e atteso da tempo, che ci ha consentito di potenziare l’organico e allo stesso tempo di allungare la nostra agenda che potrà contare su due turni aggiuntivi, con conseguente sfoltimento delle liste di attesa».

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Nello specifico, lo scorso 12 gennaio scorso, il direttore regionale della Sanità, Andrea Urbani, ha firmato l’ok all’assunzione al San Camillo di 235 professionisti sanitari a tempo indeterminato, tra cui i 12 radiologi e 12 tecnici di radiologia grazie ai quali gli ambulatori erogheranno prestazioni anche nei fine settimana. Oltre questi 24, ci sono anche 35 anestesisti, 4 neurologi, 129 infermieri, 36 operatori sociosanitari e 4 amministrativi. Questi 235 neo assunti vanno poi sommati agli altri ingressi di personale varati nel 2023 per 226 contratti di lavoro: 131 unità a tempo indeterminato, 32 a tempo determinato e 63 stabilizzazioni. Di questi 226, 25 sono infermieri, 90 i medici, 2 ostetriche, 48 tecnici, 38 tecnici delle professioni sanitarie, 18 amministrativi e 5 dirigenti sanitari non medici.

In totale, quindi, fra 2023 e 2024, al San Camillo sono stati assunte o stabilizzate in totale 461 persone per un investimento complessivo di 26,9 milioni di euro, di cui 12,9 milioni di euro nel 2023 e 14 milioni di euro nel 2024.

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I ritardi 

A fine marzo scorso, l’inserimento nell’agenda Recup di oltre 1,2 milioni di prestazioni da parte di 221 strutture private convenzionate, il 26% del totale, aveva prodotto una riduzione delle liste d’attesa stimata in un -30%. Mentre si completa la procedura di inserimento nell’agenda Recup anche delle prestazioni fornite dalla grandi strutture private convenzionate, procedura per la quale occorre un tempo maggiore, la Regione allarga anche la piattaforma degli esami erogati dal pubblico. Per altro, tac e risonanze magnetiche erogate anche nei fine settimana possono consentire di dimettere pazienti dall’ospedale anche nei weekend rendendo quindi libero un maggior numero di posti letto.

Anche perché Tac e risonanze rimangono esami fondamentali che non hanno ancora raggiunto standard positivi di evasione delle prestazioni richieste. Nell’ultima settimana, nelle tre Asl di Roma (Rm1, Rm2 e Rm3), sono state prescritte quasi 12mila Tac e altrettante risonanze. Delle Tac è stato effettuato il 61% delle prenotazioni, ma delle risonanze siamo solo al 48,5%.

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