L’obiettivo Champions League incombe, il passato può attendere. Il match col Verona sarà un crocevia fondamentale per la rincorsa della Lazio, ma anche un lieto vis a vis per il nuovo tecnico biancoceleste. Domani infatti Tudor ritroverà la società che gli ha permesso di rilanciarsi con gli interessi dopo una stagione da vice di Pirlo alla Juventus.
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TUDOR RITROVA IL VERONA
Arrivato in corsa alla quarta giornata del 2021-22 al posto di Di Francesco (con vittoria all’esordio con la Roma, 3-2) il tecnico croato chiuse addirittura al 9° posto, miglior piazzamento dal 2000 in poi in Serie A per gli scaligeri come nel 2019-20.
I RECUPERI
Tudor (che parlerà in conferenza alle 14) non vorrà fermarsi qui, ma ha cominciato a tenere la sua squadra sull’attenti per un Verona alla ricerca di punti e reduce da una sola sconfitta nelle ultime quattro partite. «Domani sarà dura contro un avversario complicato che arriverà con 11 partite giocate in meno rispetto a noi», è il messaggio ripetuto come un mantra a Formello in vista di un match per il quale perlomeno continuano ad arrivare buone notizie dall’infermeria. Dopo Zaccagni, nell’allenamento di ieri mattina (ancora diviso tra titolari e riserve) si sono visti in gruppo gli acciaccati Casale, Vecino e Castellanos, ma soprattutto Felipe Anderson (l’alluce è guarito) e Kamada. Il giapponese era rimasto fuori dai convocati per la Juventus a causa di un fastidio al polpaccio sinistro rimasto tale, niente di più. Diverso il discorso per Lazzari, alle prese con una contrattura nella stessa zona muscolare dell’ex Eintracht che gli permette al massimo un lavoro differenziato, quindi difficilmente sarà tra i convocati per domani. Di sicuro non ci sarà Gila, ko con l’adduttore (oggi svolgerà gli esami strumentali) mentre per Provedel il rientro è fissato per la prossima settimana.