Castel Viscardo, minaccia di tagliarsi la gola di fronte ai tre figli minori a casa della ex: arrestato 42enne

Castel Viscardo, minaccia di tagliarsi la gola di fronte ai tre figli minori a casa della ex: arrestato 42enne
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 06:22

CASTEL VISCARDO - Entra come una furia a casa della ex compagna che l’aveva denunciato.

Ci sono anche i tre figli della coppia, tutti minorenni, e sono costretti ad assistere a una scena troppo forte per la loro età.

Il padre, 42 anni, straniero che viveva a Castel Viscardo con la famiglia prima di essere allontanato per i maltrattamenti alla ex compagna, ha in mano un pezzo di vetro acuminato e minaccia di tagliarsi la gola.

Alle gesta del 42enne assistono anche quattro carabinieri delle stazioni di Castel Viscardo e Castel Giorgio perché la ex compagnia, quando l’ha visto arrivare sotto casa, ha subito dato l’allarme al 112.

Di fronte agli uomini in divisa lui, per nulla intimorito nonostante sa benissimo di aver violato la misura che è stata disposta dal giudice dopo la denuncia per maltrattamenti, minaccia di ammazzarsi.

Si barrica dentro a una stanza, inizia a urlare rivendicando il diritto di riabbracciare i suoi tre figli che non vede da troppo tempo e che, sconvolti e sotto choc, sono costretti ad assistere alle scene di follia del padre.

I militari, che sono arrivati in forze vista la delicatezza di quello che sta accadendo tra le mura di quella casa dove oltre alla ex compagna e ai tre figli ci sono anche i genitori della donna, iniziano una lunga trattativa col 42enne.

Dopo aver messo in sicurezza tutti i presenti, a cominciare dai tre bambini che sono terrorizzati, cercano di farlo calmare. Gli spiegano che, se dovesse decidere di utilizzare il pezzo di vetro che ha in mano per gesti autolesionistici, farebbe un danno enorme ai suoi tre bambini che vuole riabbracciare.

La trattativa è estenuante e va avanti per trenta, interminabili minuti.

Alla fine arriva la resa dell’uomo, che getta sul pavimento della stanza il vetro acuminato che ha tenuto a lungo appoggiato sulla gola.

Non oppone resistenza ai militari e accetta le cure del personale del 118 che nel frattempo è stato fatto intervenire dalle due pattuglie dell’arma impegnate nell’ennesimo caso da codice rosso.

Dopo i controlli sanitari l’uomo viene arrestato, caricato sull’auto di servizio e portato nella camera di sicurezza della caserma in attesa del processo per direttissima. Il giudice, alla luce di quello che è successo, decide per l’aggravamento della misura di allontanamento dalla ex già in vigore prima dell’irruzione in casa della donna. Il 42enne viene messo ai domiciliari nell’appartamento dove è andato ad abitare dopo la denuncia della ex compagna, nel Lazio. Per lui anche il braccialetto elettronico, che consente di tenere sotto controllo ogni suo movimento.

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