Mille ettari di bosco in cenere e una decina di animali carbonizzati. Questo il bilancio pesante dell’incendio che per un mese, dal 6 al 31 agosto, ha devastato il patrimonio boschivo e non solo dei monti Monna e Forchetta, a Vico nel Lazio, il Comune della provincia di Frosinone più colpito dall’emergenza roghi dell’estate scorsa, come emerso nel corso di una riunione in Prefettura.
Nei giorni scorsi in Comune è stata consegnata la relazione dei carabinieri Forestali della sezione di Guarcino. Un lavoro che si è potuto realizzare grazie al sopralluogo del 7 novembre 2017, sulle zone colpite dagli incendi, da parte degli uomini della sezione dei Carabinieri Forestali di Guarcino, guidata dal comandante Gianluca Proietti, insieme al sindaco di Vico nel Lazio Claudio Guerriero a bordo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco di Pratica di Mare.
«Il bilancio - fanno sapere dal Comune - è di circa 1000 ettari di bosco distrutti, questi ettari sono composti da vegetazione di basso fusto fino ad alberi di alto fusto, in particolare faggi e querce situate ai piedi dei Monti Ernici e in cima al monte Forchetta; l’incendio ha causato anche la morte di una decina di animali domestici come cavalli e mucche e di animali da selvaggina come lepri, cinghiali e qualche daino».
La conta dei danni comunque è molta alta, considerando il fatto che l'incendio si è propagato per quasi un mese durante il quale centinaia di uomini, tra volontari e protezione civile, e numerosi mezzi come elicotteri della Regione Lazio, dei vigili del fuoco e i canadair provenienti dalla Sardegna hanno cercato di domare e spegnere il vasto incendio.
Ora resta forte preoccupazione dei pastori che per i prossimi anni non potranno mandare i loro animali nei luoghi dell'incendio, perdendo cosi pascoli utili nel periodo che va dalla primavera all'autunno.
II Comune di Vico nel Lazio in questi giorni sta rispondendo ad un bando della Regione Lazio sul rimboschimento delle aree colpite da incendio. «Questo finanziamento - spiega il sindaco Guerriero - servirà per piantare nuove piante di alto fusto in una pineta situata nei pressi del fontanile il Rendre che è andata a fuoco 3 anni fa e quindi ormai fuori dal vincolo di non piantare né tagliare piante».
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