Padre e figlio aggrediti dal confinante, tutta colpa di un bombolone per il Gpl che il vicino aveva installato in un’area comune. I fatti a Ripi (Frosinone). Padre e figlio, di 80 e 53 anni, non avevano visto di buon’occhio quella iniziativa e nei giorni scorsi avevano cercato di far capire al vicino che, installato in quel punto, il bombolone poteva essere pericoloso per tutte le abitazioni circostanti.
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LA VICENDA
Ma per tutta risposta l’uomo ha cominciato ad insultarli dicendo che se le cose stavano in quel modo non avrebbe più permesso loro di transitare sulla corte che avevano in comune.
LA PAURA
A seguito di tali fatti è scattato un esposto denuncia nei confronti del vicino violento presso la caserma dei carabinieri. Oltre a chiedere la punizione per quella aggressione fisica, padre e figlio nel loro esposto denuncia hanno chiesto che venissero rimosse quelle due bombole che da troppo tempo stanno preoccupando i residenti dell’intera zona. Quei serbatoi non sarebbero stati depositati su una area di proprietà del confinante, ma su un terreno in comune. Quindi la sua condotta sarebbe stata oltremodo illecita.
A questo c’è da aggiungere ch padre e figlio hanno chiesto provvedimenti immediati nei confronti del confinante che non sembra più intenzionato a farli passare su quel tratto di strada anche se per legge ne hanno tutto il diritto. All’ufficio del Catasto, e specificatamente nel foglio mappale risulta che i due congiunti debbono avere la possibilità di attraversare quella corte per poter arrivare sui loro terreni. Una vicenda con tutta probabilità destinata a protarsi tra denunce altre carte bollate, sperando che la situazione non degeneri come accaduto nei giorni scorsi.