MEDIO ORIENTE

L'Onu, ok a risoluzione su adesione Palestina: Italia, Germania e Gran Bretagna si astengono. Israele: «È un premio ad Hamas»

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L'Onu approva risoluzione su Palestina stato membro: Italia tra gli astenuti. Gaza, tank e truppe di Israele circondano Rafah

Hamas esulta, «L'Onu riconosce i diritti dei palestinesi»

Hamas palude al voto dell'Onu sulla Palestina. «Consideriamo questa risoluzione - ha scritto la fazione islamica su Telegram - un riconoscimento della necessità che il nostro popolo palestinese ottenga i propri diritti legittimi e un'affermazione della cooperazione internazionale, a fronte della volontà Usa di sostenere la guerra di annientamento condotta contro di lui. Chiediamo ai Paesi liberi del mondo di intensificare i loro sforzi e di fornire tutti i mezzi di assistenza e sostegno al nostro popolo palestinese». 

Casa Bianca, ancora possibile accordo sul cessate il fuoco

Un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri resta «possibile»: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Usa, operazione a Rafah per ora non è in grande scala

La Casa Bianca guarda sempre con «preoccupazione» all'operazione israeliana a Rafah ma ritiene che per ora sia «localizzata» e non «in grande scala»: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. 

Israele: decisione assurda, un premio ad Hamas

Una «decisione assurda». Così il ministro degli esteri Israel Katz ha bollato il voto all'Assemblea generale dell'Onu sulla Palestina. «Il messaggio che l'Onu manda alla nostra regione in sofferenza - ha denunciato Katz - è che la violenza paga». «La decisione di aggiornare lo status dei palestinesi all'Onu - ha continuato - è un premio ai terroristi di Hamas. Israele è riconoscente a tutti quei Paesi che non hanno votato a favore o cooperato con questa mossa contorta, scegliendo di stare dalla parte giusta della storia e della moralità".

Italia, Germania e Gran Bretagna si astengono

L'Italia si è astenuta sulla risoluzione dell'Assemblea Generale Onu che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Gli altri astenuti sono Albania, Bulgaria, Austria, Canada, Croazia, Fiji, Finlandia, Georgia, Germania, Lettonia, Lituania, Marshall Island, Olanda, North Macedonia, Moldavia, Paraguay, Romania, Vanuatu, Malawi, principato di Monaco, Ucraina, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera. Mentre i nove Paesi che hanno votato contro sono Usa, Israele, Palau, Nauru, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Ungheria, Argentina, Cecoslovacchia.

 

 

L'ambasciatore di Israele fa a pezzi la Carta delle Nazioni Unite

L'ambasciatore di Israele all'Onu, Gilad Erdan, ha fatto a pezzi la Carta delle Nazioni Unite criticando dal palco del Palazzo di Vetro la posizione dell'Assemblea generale, che pochi minuti fa ha approvato una risoluzione sulla membership a pieno titolo dello Stato palestinese.

Erdan, come si vede in un video, ha distrutto il documento inserendolo in un tritacarte. Ha quindi accusato le Nazioni Unite di aver violato la propria Carta permettendo allo Stato palestinese di essere ammesso tra i membri. «State facendo a pezzi la Carta delle Nazioni Unite con le vostre stesse mani. Sì, sì, è quello che state facendo. Distruggere la Carta delle Nazioni Unite. Vergognatevi», ha dichiarato l'ambasciatore, citato dal Guardian.

Onu, ok risuluzione su membership Palestina

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di «riconsiderare favorevolmente la questione». Il via libera del Cds (dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto) è condizione necessaria per un'eventuale approvazione piena. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni. 

Assemblea Onu approva risoluzione su membership Palestina

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di «riconsiderare favorevolmente la questione». Il via libera del Cds (dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto) è condizione necessaria per un'eventuale approvazione piena. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni.

Israele, con la Palestina aprite l'Onu ai nazisti moderni

«Avete aperto le Nazioni Unite ai nazisti moderni». Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan prima del voto in Assemblea Generale della risoluzione che riconoscerebbe la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo dell'organizzazione internazionale. «Questo giorno rimarra' ricordato nell'infamia», ha aggiunto, parlando di uno «stato terrorista palestinese che sarebbe guidato dall'Hitler dei nostri tempi». «State facendo a pezzi la Carta Onu con le vostre mani», ha detto passando alcune pagine del documento in un tritacarte. 

Tutti 19enni i soldati uccisi a Gaza

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi durante gli scontri scoppiati stamane nel sobborgo di Zeitoun a Gaza City. Lo ha riferito l'esercito dello Stato ebraico, precisando che i quattro avevano tutti 19 anni e apparteneva al 931mo battaglione della Brigata Nahal. Si chiamavano Itay Livny, Yosef Dassa, Ermiyas Mekuriyaw e Daniel Levy. Altri due militari sono rimasti seriamente feriti. Dalle prime indagini delle Idf sembra che i quattro soldati siano stati uccisi dall'esplosione di uno o più ordigni in ​​un vicolo.

Onu, «Invasione di Rafah colossale catastrofe umanitaria»

L'attacco di terra israeliano a Rafah porterebbe a una «colossale catastrofe umanitaria»: l'allarme è stato lanciato dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

I tank e le truppe dell'Idf hanno preso il controllo della strada principale che separa la parte orientale da quella occidentale di Rafah, e di fatto hanno circondato l'intero lato orientale della città, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta il sito della Reuters citando testimonianze di «esplosioni e sparatorie quasi costanti nell'est e nel nord-est della città".

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