Siria, il rifugio dove si nascondeva Abu Bakr al Baghdadi

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La testa del serpente è stata tagliata, Abu Bakr al Baghdadi è morto, ma questo non significa che la minaccia sia finita, anzi. L' Isis è vivo e rimane presente e pericoloso con cellule clandestine attive soprattutto tra Siria e Iraq, dal Mediterraneo alla Mesopotamia. E sta cambiando pelle. Da quando il sedicente Stato islamico è stato dichiarato sconfitto militarmente in Iraq nel dicembre 2017 e in Siria nel febbraio 2019, si sono rincorse a più riprese voci sulle sorti del Califfo e sui suoi possibili successori.