«Mia moglie è scomparsa» ma la violentava e la colpiva con bottiglie di vetro: 45enne arrestato a Roma

L'uomo si era presentato ai carabinieri per fare denuncia di scomparsa, la donna era fuggita da lui

«Mia moglie è scomparsa» ma la violentava e la colpiva con bottiglie di vetro: 45enne arrestato a Roma
di Moira Di Mario
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Domenica 28 Aprile 2024, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 07:55

Aveva denunciato la scomparsa della moglie sebbene sapesse perfettamente dove si fosse rifugiata per sfuggire ai continui maltrattamenti e alle ripetute violenze. La sua versione insieme a una serie di messaggi di scuse, non ha però convinto i carabinieri di Ardea che hanno ricostruito tutta la storia e arrestato l'uomo, un cittadino romeno di 45 anni. La vicenda risale a qualche settimana fa quando il quarantacinquenne si è presentato alla tenenza dei carabinieri sostenendo che la compagna, una donna di 54 anni, non tornava a casa da oltre una settimana. «Sono preoccupato - avrebbe detto l'uomo ai militari - ormai sono giorni che non si fa né vedere, né sentire. Qualche volta si allontana e non torna per una settimana, ma è passato troppo tempo e temo che le sia successo qualcosa. Aiutatemi a ritrovarla». E mentre chiedeva aiuto, dal suo smartphone mandava messaggi di scuse a una donna.

LE SCUSE

Gli investigatori anche alla luce di alcune discordanze nel racconto fornito dal quarantacinquenne, hanno voluto vederci chiaro e approfondire la vicenda da cui emersa una realtà fatta di violenze sessuali, aggressioni, soprusi e minacce.

Le richieste di perdono erano, infatti, indirizzate alla sorella della compagna, che la stava ospitando dopo l'ennesima lite violenta.

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«Le chiedo perdono - avrebbe scritto l'uomo alla cognata affinché lei lo riferisse alla vittima - giuro che non lo farò mai più, non le farò più del male. È che mi sono fatto prendere dalla rabbia, ma non succederà mai più. Io la amo. Convincila a tornare a casa. Non posso vivere senza di lei». Un copione già recitato altre volte che prevedeva promesse mai mantenute. Questa volta, però, il quarantacinquenne aveva escogitato un altro modo. Chiedere alla cognata di intercedere con la sorella affinché la esortasse a perdonarlo per l'ennesima volta.

LA QUERELA

Sono stati invece i carabinieri a convincere la vittima a presentarsi in caserma per raccontare il suo calvario. Dopo qualche ora, la donna ha firmato la querela contro il compagno da cui è emersa una lunga serie di comportamenti persecutori, aggressioni fisiche e psicologiche, che spesso sfociavano anche in violenze sessuali, mai denunciate prima e mai refertate presso alcun pronto soccorso. Durante uno degli episodi più gravi, il quarantacinquenne l'aveva colpita al volto con una bottiglia di vetro, provocandole seri danni alla vista dell'occhio destro. Insomma, per la donna una vita d'inferno a cui i militari hanno messo la parola fine. O almeno questo spera la donna che ha rifiutato il trasferimento in una struttura protetta e ha preferito trasferirsi dalla sorella, mentre la procura di Velletri ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari la misura cautelare nei confronti dell'uomo. L'ormai ex compagno della vittima è stato accompagnato nella sua abitazione ai domiciliari con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

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