Moda green, successo per i ragazzi del liceo Artistico al Green Film Festival di Roma

Gli studenti del liceo stilisti e modelli con i loro abiti di materiali naturali e riciclati

Moda green, successo per i ragazzi del liceo Artistico al Green Film Festival di Roma
di Francesca Balestrieri
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Domenica 28 Aprile 2024, 05:45

Successo per gli studenti del liceo Artistico di Latina all’Italian Green Film Fashion a Roma. Quel “cambiare forma” a un oggetto che crea “continuità con gli esseri umani”, è stata l’idea vincente che ha ispirato i ragazzi del Buonarroti che si sono prestati, oltre che come stilisti, anche come modelli nel contest di livello internazionale, giunto alla quinta edizione.

Madrina d’eccezione la cantante Noemi che si è anche soffermata e complimentata con i ragazzi per la loro arte. Anche Mita Medici, presente tra il pubblico, si è congratulata al termine dell’evento. Il liceo Artistico di Latina, è stata l’unica scuola a sfilare insieme ad altri stilisti professionisti. La serata si è svolta al We Gil di Trastevere e in passeralla hanno sfilato con gli abiti creati da loro stessi Chiara Abbati, Federico Schibone, Maria Vittoria Calisi, Aurora Croce, Roberta Di Lenola, Federica Karol Gabbarrini, Giada Palmacci, accompagnati dalle famiglie e dalla dirigente scolastica, Anna Rita Leone, coordinati dalle docenti esperte in fashion design Antonella Feudi e Francesca Scifoni. I ragazzi hanno saputo perfettamente coniugare creatività, innovazione e sostenibilità attraverso la progettazione e la realizzazione di abiti ed accessori prodotti con materiali naturali e riciclati.

«Smontare le cose, pensando a risorse recuperate, costringe la mente a spingersi oltre e a dare vita a delle vere e proprie opere d’arte uniche ed inimitabili – ha spiegato la dirigente - La prima reazione dei ragazzi al tema ethical fashion next è stata quella di trattare la materia come se fosse la tela di un pittore, una pratica a loro familiare. Utilizzando gli elementi del linguaggio visuale appreso a scuola: punti, linee, forme e colori, applicati con tecniche rigorose su materiali inusuali, gli allievi hanno creato delle vere e innovative opere d’arte da indossare.

Tra una lezione e l’altra hanno fatto capolino nelle aule scolastiche plastiche riciclate, vestiti scuciti, tele abbandonate, sassi e conchiglie, metalli come ferro, alluminio, rame, vecchi quotidiani ingialliti e libri inutilizzati da tempo. Tutti questi oggetti sono diventati protagonisti di un progetto armonico di moda sostenibile».

Nella classe, Atelier ri-creativo, è nata la collezione “Metamorfosi” nella quale 14 capi sono stati abbinati insieme, ma ognuno, con la propria identità, resta un pezzo a sé stante. «Stilisti per un giorno i giovani studenti inseriscono fantasia e creatività fra uno strato e l’altro di tessuti e materiali industriali, strizzando l’occhio a quello che si definisce il design ricostruttivo. L’aula scolastica è diventata la metamorfosi di se stessa, un luogo considerato uno spazio dove è possibile sviluppare talenti, competenze e creatività, riappropriandosi del lavoro fatto con le mani; incubatore di idee, per allenare i giovani a credere in sé stessi e nei luoghi di cultura e di professionalità che frequentano ogni giorno. In questo ambiente sono stati strappati e ricuciti maglioni di lana, decorati corpetti con vecchi libri, incollate rimanenze di magazzino in mini abiti dal sapore retrò, scolorite vecchie t-shirt con disegni sacri, cerchi del sottogonna che diventano “sopragonna” da sposa ed infine preziosi foulard si ispirano a complicati rosoni delle Cattedrali gotiche; tutto questo per promuovere un makeover secolare un po’ stravagante».

Dopo tre settimane di lavoro sulle molteplici trasformazioni sono emerse creazioni di abiti voluminosi e colorati. Tutte le opere sono state notate anche dai grandi stilisti e qualcuno ha già preso contatti con alcuni dei ragazzi per progetti futuri.

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