J-Ax torna con un nuovo album e confessa: «Anch'io ho avuto problemi con la droga, quando il successo arriva di botto spiazza e può fare danni»

J-Ax torna con un nuovo album e confessa: «Anch'io ho avuto problemi con la droga, quando il successo arriva di botto spiazza e può fare danni»
di Luca Uccello
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Martedì 7 Maggio 2024, 11:12

J-Ax e DJ Jad ci hanno preso gusto. Dopo anni uno distante dall'altro la reunion al Festival di Sanremo, un tour e ora avanti con un nuovo album di inediti, Protomaranza. Un album pieno di confessioni e riflessioni che il rapper racconta a La Stampa. La prima sulla droga.  «Ci sono stati anni in cui ci sono caduto anche io, lo sguardo distorto del successo che arriva di botto, spiazza e quando sei giovane può fare molti danni. Ho provato la cocaina, tanto che rappo la barra “per la bianca avevo il chiodo fisso”, l ’MDMA, la marijuana che però è tutta un’altra storia. Nel brano però dico anche che l’incontro con la persona giusta, il crescere e diventare responsabile ti fa vedere tutto in maniera nitida».

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J-Ax, la confessione

Un album anche politico perché J-Ax in Libertario surf apre il brano con la voce di Elly Schlein. «Nell’immaginario collettivo di tutta l’Italia io sono del PD ma nella realtà il partito mi ha spesso deluso.

So da sempre di essere un libertario di sinistra ma su certe cose non sono perniente d’accordo. La Schlein invece mi ha conquistato fin da subito, nel suo primo intervento al Senato ha parlato di salario minimo e ho pensato “oooh, finalmente qualcuno che dice cose di sinistra”. Mi dispiace che da molti dei suoi sodali venga sottovalutata e non c’è dubbio che il suo posto faccia gola proprio a loro. Ma se fondasse un suo partito la voterei subito».

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L'album

Un album con tante collaborazioni. Da Fabri Fibra e Rocco Hunt, da Guè a Nina Zilli fino ai Pinguini Tattici Nucleari: «Volevamo lavorare con amici e gente che stimiamo. Sono stati davvero generosi». E con loro - racconta ancora a La Stampa - parla dei figli che si prendono gioco dei genitori. «È satira. Faccio una telefonata a Mr. Rain e gli chiedo se mi presta il coro dei bambini che ha cantato con lui a Sanremo. Il messaggio è per i genitori che dovrebbero occuparsi dell’educazione dei ragazzi senza scaricare la colpa sui rapper se i loro figli crescono male».

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