Il 5 maggio al Teatro Garbatella di Roma, "Roberto Zucco" regia di Francesco Montanari

Il cast: Maurizio Di Meo, Marina Lippi, Helma Nocera, Beatrice Baldi, Celeste Pascazzi, Sebastiano Paccanó, Oreste Pio Tralce, Francesco Marandola, Gabriella Cappelletti, Clarissa Valenti, Roland Adriani.

Il 5 maggio al Teatro Garbatella di Roma, "Roberto Zucco" regia di Francesco Montanari
di Carmela De Rose
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Sabato 4 Maggio 2024, 13:58

Domenica 5 maggio presso il Teatro Garbatella (Piazza Giovanni da Triora) andrà in scena lo spettacolo teatrale "Roberto Zucco" regia di Francesco Montanari. Alla conclusione di un percorso formativo curato da Francesco Montanari presso l'Accademia Melody School, un gruppo di giovani attori ha messo in scena "Roberto Zucco", l'ultima e più complessa opera del drammaturgo Bernard-Marie Koltès. Questa storia tratta del pluriomicida Roberto Succo, un antieroe moderno le cui mani sono macchiate di sangue, simbolo della tragedia dell'uomo contemporaneo.

L'opera si presenta come un intreccio di complessità, con situazioni surreali e grottesche che mettono in luce la profondità del personaggio di Zucco. La regia di Montanari ha guidato i giovani attori attraverso questo banco di prova, spingendoli ad esplorare i diversi piani della narrazione e a coglierne le sfumature più intricate.

Attraverso le parole di Zucco, interpretate con intensità dagli attori, emergono riflessioni profonde sulla natura dell'eroismo e sulla visibilità del male nel mondo. Montanari, appassionato della recitazione, ha guidato i suoi allievi con dedizione e amore per il teatro come spazio di condivisione e di ricerca.

In definitiva, "Roberto Zucco" si rivela un'opera che mette in luce la complessità dell'uomo moderno e la sua lotta contro un destino tragico. La messa in scena curata da Francesco Montanari ha permesso ai giovani attori di esprimere appieno il proprio talento e di immergersi in un mondo teatrale ricco di sfumature e significati profondi. Il cast: Maurizio Di Meo, Marina Lippi, Helma Nocera, Beatrice Baldi, Celeste Pascazzi, Sebastiano Paccanó, Oreste Pio Tralce, Francesco Marandola, Gabriella Cappelletti, Clarissa Valenti, Roland Adriani. 
 

Intervistando Maurizio Di Meo. 

Raccontaci come hai iniziato la tua carriera di attore?

"Ho cominciato i miei studi a Roma nel 2002 con Beatrice Bracco, studiando con lei quattro anni. Ai tempi, c'era anche Aurin Proietti e Armando Pizzuti, il quale adesso è diventato un importante Casting Director.

Dopo l'esperienza con Beatrice, avevo voglia di un'esperienza diversa perché ritenevo l'Italia un po' stretta. Hoiniziato a guardarmi intorno, sono arrivato a Los Angeles nel 2008 e ho fatto un provino per la Stella Adler. Sono stato felice quando ho superato il provino, dopo il 2008 ho iniziato a fare un'esperienza al conservatorio della Stella Adler studiando il metodo stella Adler. Li ho iniziato a muovere i miei primi passi sul palcoscenico perché ho intrapreso uno studio mirato affinché potessi essere pronto per portare in scena qualsiasi cosa. Ho fatto lavori abbastanza importanti che sono stati visti da un pubblico diverso e variegato. Quelli che ho particolarmente nell'anima sono stati i lavori di Shakespeare e di Cechov. Nel 2014 mi trasferisco a New York e inizio a studiare con il metodo master e dopodiché sono rientrato in Italia e ho iniziato ad ambientarmi e a studiare nella scuola di Francesco Montanari la Melody. Questo mi ha permesso oggi di esibirmi di nuovo in Italia su un bellissimo palcoscenico e diretto da un grande attore e regista." 

Scaletta delle esperienze teatrali?

"Los Angeles - Stella Adler Academy of Acting & Theater (Mark Ruffalo)

New York - ho studiato con William Esper a The William Esper Studio (Sam Rockwell, Aaron Eckart)

New York - ho studiato con Terry Schreiber (Edward Norton)"

Com'è stato lavorare con Francesco Montanari?

"Lavorare con Francesco Montanari è un’esperienza che non si può descrivere a parole. La si deve vivere. Nella sua più profonda intensità. La grinta, la passione, la professionalità che ci regala in ogni singolo istante ha dello straordinario. Testa i limiti umani. In ogni suo angolo più nascosto. E’ un artista con doti magistrali, eccellenti. Vive di questo mestiere. Lo respira 24/24. Si mette costantemente in discussione. Mi ritengo un grande privilegiato. 
E’ un uomo che stimo dal profondo."

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