Amanda Lear, ospite oggi a Verissimo, salotto di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin, ha parlato della propria multiforme carriera artistica, degli straordinari incontri professionali - da Salvador Dalì a David Bowie - lasciandosi andare anche a una serie di rivelazioni più intime.
Parlando di relazioni con la Toffanin, Amanda Lear ha detto di amare molto la propria solitudine: «Non capisco tutte queste ragazze che si lamentano di essere sole. Io ho sempre amato esserlo: da sola ti vesti come vuoi, mangi quello che vuoi... ». Anche nei rapporti, spiega: «Per me è molto importante che ognuno viva a casa propria. Ci vediamo quando vogliamo, usciamo, ci divertiamo, ma alla sera tu torni a casa tua e io torno a casa mia.» «Vedere un uomo che si lava i denti al mattino - prosegue - per me è insopportabile».
Un personaggio eclettico passato dall'essere musa di un artista come Salvador Dalì alla conduzione televisiva, oltre alla carriera da modella e agli esperimenti come cantante. «Fu David Bowie, spiega, il primo a dirmi che avevo una voce interessante. "Non credo", dissi io, ma lui insistette che avrei dovuto lavorarci».
In passato la Lear aveva dichiarato di potersi togliere "la maschera" solo una volta arrivata a casa. Lì, da sola, può davvero essere sé stessa. E alla domanda di Silvia Toffanin: «E a noi dirai mai chi sei veramente?» la star risponde con la sua consueta ironia: «Chi sono? Non lo so neanch'io!».