Bottiglie e fumogeni accesi lanciati addosso ai rivali: per gli scontri di Perugia-Rimini ecco chi resta fuori dallo stadio anche per 10 anni

Gli scontri fuori dal Curi prima di Perugia-Rimini
di Egle Priolo
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Sabato 4 Maggio 2024, 08:41

PERUGIA - Scontri e botte in mezzo alla strada, con bottiglie, petardi e persino fumogeni accesi lanciati addosso ai rivali, da una parte e dall'altra. La follia fuori dallo stadio Curi, rimasta impressa nella memoria per le immagini girate da passanti spaventati, tra colpi di clacson e suoni di sirene, costa ben 9 Daspo a 4 tifosi del Perugia e 5 supporter del Rimini, tra i protagonisti della violenza esplosa sul sovrappasso di via Pietro Conti prima della partita dello scorso 3 febbraio.

A emetterli è stata la questura, dopo gli approfondimenti svolti dalla Digos di Perugia e grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza e delle riprese realizzate dalla polizia scientifica: così gli investigatori sono riusciti a dare un nome ad alcuni dei tifosi coinvolti negli scontri, nonostante felpe e cappucci. Quel giorno, prima dell'incontro di Lega Pro finito a reti inviolate, solo l’immediato intervento del personale preposto ai servizi di ordine pubblico ha evitato conseguenze peggiori. Ma la gravità delle condotte, il pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica creato hanno indotto il questore Fausto Lamparelli a emettere provvedimenti davvero pesanti: i 9 Daspo infatti vieteranno ai destinatari l’accesso alle manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato per un periodo che varia da 3 a 10 anni, con pene diverse in base alla gravità delle singole condotte e dei pregiudizi pregressi.
Ai 9 tifosi sarà anche interdetto – a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione delle partite – l’accesso e lo stazionamento nell'area entro 400 metri i luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie da cui partono o arrivano i tifosi, i parcheggi degli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio, ma anche entro i 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni.

La violazione di questo divieto può essere punita con il carcere da uno a tre anni e la multa da 10mila a 40mila euro.

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