Perugia, ha il coraggio di truffare una nonna di quasi 100 anni, donna ai domiciliari: incastrata dal gps

Tanti anziani nel mirino dei truffatori
di Egle Priolo
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Sabato 4 Maggio 2024, 08:39

PERUGIA - Due vittime in poche ore, due nonne di 84 e 94 anni finite nella rete di una truffatrice. Vittime di una suggestione ben congegnata e poi della vergogna, tanto da non voler denunciare immediatamente l'accaduto, per poi sciogliersi in pianto davanti ai gioielli e ai soldi recuperati dalla polizia. Con una donna, senza alcuno scrupoli nemmeno davanti a una quasi centenaria, finita agli arresti domiciliari per truffa aggravata in concorso, per essersi prestata a presentarsi davanti alle abitazioni delle due anziane per recuperare le migliaia di euro necessarie a un parente in difficoltà. Che ovviamente non esiste.

Questo il resoconto di una delle ultime indagini della squadra mobile, diretta da Maria Assunta Ghizzoni, dopo le due truffe consumate lo scorso 26 febbraio a Perugia e a Corciano. La modalità, purtroppo, è sempre la stessa: al telefono di casa o al cellulare delle vittime arriva una chiamata. Un uomo si presenta come un parente o come un rappresentante delle forze dell'ordine e avvisa che di lì a poco arriverà una persona a recuperare denaro e gioielli per aiutare un congiunto dell'anziana in difficoltà. Nel primo caso, l'uomo si è presentato come un “cognato”, con l'anziana talmente suggestionata dalla preoccupazione che non ha riconosciuto la voce come estranea. In entrambi i casi, il truffatore ha spiegato alle vittime come entro pochi minuti sarebbe arrivata una donna o addirittura una “postina” a ritirare la busta con i preziosi necessari a tirar fuori il suo parente dai pasticci. E così è andata.
Ma nel piano dei truffatori qualcosa è andato storto.

Perché proprio quella mattina erano state diverse le telefonate al 112 per segnalare queste telefonate sospette e nel pomeriggio, quando è arrivata l'ultima richiesta di aiuto da Corciano, i poliziotti erano preparati. Grazie alle informazioni raccolte su un'auto sospetta, gli uomini della Mobile hanno rintracciato la vettura – poi risultata noleggiata a Napoli – con a bordo una donna. Nervosa e agitata, è stata identificata come una 41enne residente in Campania con precedenti per rapina. All'interno della sua borsa sono stati così trovati 2.700 euro e soprattutto, in una busta abilmente occultata sotto il tappetino del sedile del passeggero, diversi gioielli e preziosi. Quelli subito riconosciuti come i propri dalle vittime che, all'inizio, nemmeno ai parenti «per la troppa vergogna» avevano ammesso di essere state raggirate.

La donna è stata così denunciata e poi la procura diretta da Raffaele Cantone ha chiesto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. Al gip gli investigatori hanno portato anche le risultanze delle indagini che, grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza e persino al gps dell'auto, hanno posto la 41enne senza ombra di dubbio sui luoghi dei reati, nella zona e all'ora dei “ritiri”. Riconosciuta anche dalle vittime come la donna che ha portato via soldi e monili dalle loro case, è finita ai domiciliari. Mentre proseguono le indagini per rintracciare l'uomo dall'altra parte del telefono, con il sospetto comunque possa trattarsi di una banda ben organizzata.

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