Terni. Tenta di tagliarsi un braccio, salvata una donna di 34 anni

Terni. Tenta di tagliarsi un braccio, salvata una donna di 34 anni
di Umberto Giangiuli
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Domenica 28 Aprile 2024, 10:56

Terni La donna è arrivata al pronto soccorso dell'ospedale di Terni in codice rosso con una ferita molto profonda al polso sinistro, tanto da rischiare l'uso della mano e del braccio. Una corsa contro il tempo da un'abitazione a Collazzone per evitare il peggio, dopo che la giovane perugina, 34 anni, di origini moldave, si era auto inflitta più coltellate al braccio davanti al marito che ha subito chiamato i soccorsi, poi la delicata operazione chirurgica nella notte che è durata oltre quattro ore e che le salvato l'uso della mano.

Un caso difficile da trattare perché la donna era stata trovata in stato di alterazione dopo la lite con il marito. La telefonata è arrivata alle 22.40 di giovedì dal medico dell'ambulanza che per primo ha soccorso la moldava in casa, poi il trasporto al pronto soccorso del Santa Maria ed il pronto intervento dell'equipe della chirurgia della mano e microchirurgia guidata in quel momento dal dottore Giuseppe Mosillo (il reparto è diretto da Luca Braghiroli) che con i colleghi ha valutato la situazione subito apparsa particolarmente seria per via di una vasta ferita che coinvolgeva il polso con il laceramento dei tendini flessori, il nervo mediano e l'arteria radiale. E qui è entrata in scena la bravura dei professionisti ternani che nel corso degli anni hanno eseguito interventi di alta specialità, anche in emergenza, ottenendo nei mesi scorsi anche un risultato sorprendente e innovativo grazie ad una nuova tecnica riguardante il trattamento della spasticità dell'arto superiore su di una giovane donna di Terni di 27 anni affetta da esiti di encefalite spastica sinistra che aveva reso fortemente invalidante l'arto e la mano. Mentre nelle scorse settimane hanno trattato un caso simile, con un giovane magrebino feritogravemente sempre ad un braccio con un macete da un gruppo di connazionali.
Giovedì notte la trentaquattrenne è stata sottoposta alla delicata operazione grazie alla strumentazione di microchirurgia in dotazione al Santa Maria. L'intervento è iniziato alle 1.20 è terminato alle 5, si è concluso nel migliore dei modi tanto che la paziente è in già buone condizioni psicofisiche e presto sarà dimessa. L'equipe che ha eseguito l'intervento era composta oltre che dal chirurgo Giuseppe Mosillo, dall'anestesista Alessio Maccaglia, dalla strumentista di sala Roberta Seconi e dall'infermiere di sala operatoria Massimiliano Conti. La donna ora sta migliorando giorno dopo giorno tanto che è considerata fuori pericolo e ha recuperato anche l'uso della mano. Ed è stata utilizzata la tecnica della microchirurgia grazie al1a quale e il chirurgo utilizza un microscopio operatorio che gli consente di svolgere in maniera efficace l'intervento anche su parti umane molto complesse come possono essere quelle della mano.
Nel frattempo sono state avviate dai carabinieri di Perugia le indagini per accertare cosa abbia provocato il gesto della donna e per questo è stato ascoltato il giovane marito, che è stato il primo a chiamare i soccorsi ed evitare che la moldava potesse morire dissanguata.
 

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