Roma, salta ancora il numero legale: consiglio comunale a singhiozzo

ROMA GUALTIERI IN AULA GIULIO CESARE CLAUDIA ROLANDO/ AG TOIATI
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 10:28

Consiglio comunale a singhiozzo. Come avviene da qualche mese a questa parte, l’Aula Giulio Cesare funziona poco. Tante assenze che spesso sono sfociate nella caduta del numero legale. Il che, tradotto, significa semplicemente che i provvedimenti in discussione slittano di seduta in seduta.

L’ultimo caso, ieri, con annessa denuncia del gruppo dei consiglieri di Fratelli d’Italia: «La situazione della maggioranza in Campidoglio è sempre più preoccupante. Anche oggi, per l'ennesima volta, è venuto meno il numero legale in aula Giulio Cesare. A questo punto chiediamo al Centro Sinistra un atto di responsabilità: visto che è evidente la loro totale incapacità di governare Roma, si dimettano e si vada a nuove elezioni».

ELEZIONI

In questo caso, non sembrano esserci, come magari avvenuto in passato, problemi politici seri all’interno della maggioranza. Sicuramente, la campagna elettorale per le elezioni europee, come avvenne già lo scorso anno in occasione delle regionali, porta i consiglieri a privilegiare gli appuntamenti sui territori anziché il lavoro in Aula.

Il problema però, elezioni a parte, rimane. Uno degli esempi è quello legato alla “chiama”. Le sedute, solitamente due a settimana il martedì e il giovedì, sono precedute dall’appello. Di appelli se ne possono fare fino a quattro. Se anche al quarto non si raggiunge il numero legale, la seduta viene sconvocata e si fa alla volta successiva.

ESCAMOTAGE

A volte questo è un escamotage che le maggioranze usano per abbassare il quorum delle votazioni: in prima convocazione, serve la presenza di almeno la metà più uno dei consiglieri eletti e perché una delibera sia approvata occorre la maggioranza dei voti dei consiglieri presenti.

In seconda convocazione, invece, per la validità della seduta basta che sia presente un terzo dei consiglieri. Tradotto sul piano pratico, in prima convocazione servono 25 consiglieri presenti. In seconda, ne bastano 16.

QUARTO APPELLO

E ormai è prassi quasi sempre abituale che le sedute, di fatto inizino alla quarta chiama. Nelle prime tre, è un evento più unico che raro che in Aula siano presenti almeno 25 consiglieri. Solo che questo alla fine comporta una riduzione dei tempi di convocazione della seduta: fra un appello e l’altro, infatti, il regolamento del Consiglio comunale prevede che debbano trascorrere venti minuti. Il conto è facile: un’ora prima della quarta chiama.

Per cui, alla fine, una convocazione dell’Aula alle 10 di mattina - orario canonico - finisce per iniziare verso le 11.30, visto che la prima chiama arriva sempre almeno un quarto d’ora dopo e che o venti minuti si allungano facilmente.

Questi casi che si verificano praticamente a ogni seduta, ora che ci sono le elezioni europee finiscono per sommarsi agli impegni dei consiglieri comunali fuori da Palazzo Senatorio. Ci sono mani da stringere, eventi da organizzare, kermesse da portare avanti e candidati da far girare alla ricerca di voti. Ecco quindi che basta davvero poco per far saltare le sedute. Dalla maggioranza - cui spetta sempre il compito di garantire il numero legale in Aula - non arrivano dichiarazioni ufficiali di risposta a Fratelli d’Italia ma si evidenzia come si tratti semplicemente della coincidenza di impegni personali o politici dei consiglieri che hanno portato ieri alla mancanza del numero legale e che non vi è alcun caso politico, di frizione o di crepe all’interno della maggioranza.

Fer. M. Mag.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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