«Fabbricante di lacrime» in cima alla classifica Netflix: è la prima volta per un film italiano

Per la prima volta in cima alla classifica Netflix c'è l'Italia. "Fabbricante di lacrime" diretto da Alessandro Genovesi e tratto dall'omonimo romanzo di Erin Doom è il film più visto sulla piattaforma tra i titoli non inglesi. Sono Nica e Rigel ora i paladini del genere teen e il loro successo è tutto italiano.

«Fabbricante di lacrime» in cima alla classifica Netflix: è la prima volta per un film italiano
di Tiziana Panettieri
4 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Maggio 2024, 17:48

Per la prima volta la vetta dello streaming internazionale è italiana e questo grazie a “Fabbricante di lacrime” diretto da Alessandro Genovesi, il fenomeno teen del momento tratto dall’omonimo romanzo di Erin Doom, nel 2022 il libro più venduto nel nostro paese.  La storia del tormentato amore tra gli adolescenti Nica e Rigel ha conquistato il mondo piazzandosi in prima posizione tra i film non in lingua inglese più visti su Netflix.

Un risultato che consolida ancor di più la collaborazione tra la piattaforma americana, Rainbow e Colorado Film: «Vorrei ringraziare i vertici di Netflix che ancora una volta hanno creduto in una storia e in una creatività tutta italiana capace però di soddisfare i gusti del pubblico internazionale, perché non era scontato. Ora continueremo ancora e con maggiore fiducia a credere che contenuti prodotti in Italia con talenti locali possano competere con le cinematografie di altri paesi», ha dichiarato Iginio Straffi di Rainbow.

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L'Italia è più teen che mai

Il perché di questo successo? La storia, una storia che conosciamo a memoria. Il bello e tenebroso di turno che si incontra e si scontra (alla Kiss Me Licia) con la dolce, timida e innocente fanciulla convinta che dietro la sua corazza si nasconde qualcosa in più e che vale la pena combattere contro la parte razionale di sé e il mondo intero per riuscire a vederla. Ostacoli, problemi di ogni sorta, traumi interiori mai superati rendono sempre più lontano il lieto fine che lo spettatore reclama a gran voce davanti al piccolo schermo, ma proprio perché il pubblico è sovrano arriva un momento in cui tutto si incastra alla perfezione. Sul finale un bacio (a volte qualcosa di più) corona finalmente l’amore tra i due giovani.

La saga di “After”, “Time is up”, a suo modo anche la trilogia di “50 sfumature di grigio” fino a sfociare nei cosiddetti teen-weepie (quelli pensati con l’unico scopo di farci seccare i dotti lacrimali) come “Colpa delle stelle” o “Il sole a mezzanotte” sono tutti grandi, grandissimi successi americani (tranne l’italianissimo “Time is up”, ma lì la presenza della statunitense Bella Thorne e dell’allora suo fidanzato Benjamin Mascolo è stata determinante) che seguono una ricetta dalle basi molto solide, ma con ingredienti variabili a seconda ovviamente del contesto.

L’Italia con “Fabbricante di lacrime” ha saputo trarre il meglio dai suoi predecessori e a prescindere dal risultato è un’operazione copia e incolla perfettamente riuscita ed è proprio questo a stupire. Di per sé la storia di “Fabbricante di lacrime” non è niente su cui non abbiamo già fantasticato, pianto e sognato, ma ora è l’Italia a dominare il genere teen come mai prima d’ora e chissà che non riuscirà nuovamente a farlo in futuro. 

La trama di "Fabbricante di lacrime"

Girato in Italia con un cast tutto italiano, “Fabbricante di lacrime” racconta la storia della diciassettenne Nica (Caterina Ferioli), finita in orfanotrofio dopo la morte dei genitori. È un posto terribile, dove i bambini vengono maltrattati dalla direttrice Margaret e dove circolano strane storie tra cui quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari colpevole d’aver forgiato pure e angosce che dimorano nel cuore degli uomini.

Un giorno Nica viene adottata da Anna e Norman, che hanno perso il loro figlio Alan da poco. Insieme a lei portano a casa anche Rigel (Simone Baldesseroni alias Biondo di “Amici di Maria De Filippi”) che nutre verso Nica un atteggiamento ostile a tal punto che sembra odiarla. La convivenza tra i due non è facile, ma c’è qualcosa che li lega e che farà da collante tra i due destini.

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