Ceri, brividi all'arrivo in basilica dopo due pendute in una corsa pazzesca

La festa è stata ancora una volta molto partecipata e piena di emozioni. Incertezze di San Giorgio lungo la Calata dei Ferranti e di Sant'Antonio in via 20 Settembre. Clima teso negli ultimi metri prima dell'epilogo

Le girate al mattino in piazza Grande dopo l'Alzata
di Massimo Boccucci
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Giovedì 16 Maggio 2024, 17:20

GUBBIO - Brividi forti, dai Ceri, per tutta la giornata. Sono diventati fortissimi i brividi all’arrivo in basilica sul monte Ingino, dove - dopo una decina di minuti per affrontare i tornanti nella salita di un chilometro e ottocento metri sui 4,3 dell'intero percorso - il vantaggio del Cero di Sant’Ubaldo su San Giorgio si è ridotto. I santubaldari se lo sono visti piombare addosso, riuscendo comunque a chiudere il portone per lasciare i sangiorgiari fuori dal chiostro, nel solito discusso finale tutto agonismo e competizione.

È stato l’epilogo mozzafiato di una corsa pazzesca, con l’apprensione dei ceraioli nel pomeriggio per la penduta di San Giorgio lungo la Calata dei Ferranti e di Sant’Antonio in via 20 Settembre. La partenza della corsa, con tre minuti e mezzo di ritardo sull’orario canonico delle 18 e caso più unico che raro, ha aperto vorticose emozioni con il tempo che ha retto nonostante le previsioni meteo annunciassero pioggia. È stato l’ultimo 15 maggio da sindaco di Filippo Mario Stirati, sia per i riti del mattino che dalla finestra della sala Consiliare a palazzo Pretorio ha sventolato il fazzoletto per dare il via libera, come da copione, alle girate della sera in piazza Grande.

Interventi sanitari

C’è stato parecchio lavoro nelle postazioni di pronto soccorso allestite dall’Usl Umbria 1. Nel corso della giornata sono stati effettuati 64 interventi sanitari, di cui 9 sono stati ricoverati presso l’ospedale di Branca. Al mattino tre punti medici avanzati nei pressi di palazzo dei Consoli e palazzo Pretorio. Sono state messe a disposizione un'equipe di soccorritori a piedi in piazza Grande e quattro ambulanze in via dei Consoli, via Savelli della Porta, largo Mastro Giorgio e piazza San Francesco. Per l'Alzata, tra il caldo e la calca, si sono registrati un caso di crisi epilettica e tre di sincopi, 19 svenimenti e 5 attacchi di panico, un politrauma e tre traumi minori, cinque ferite medicate e due ipertensioni, un’epistassi e una ipotensione per un totale di 40 interventi sanitari, di cui 5 ricoveri a Branca. Nel pomeriggio sono stati effettuati 24 interventi, di cui 4 ricoveri a Branca. Si tratta di due casi con dolore toracico, un’ipotensione, due soggetti con dolori addominali, due svenimenti, un attacco di panico, undici traumi, quattro ferite medicate, un’epistassi.

Erano presenti sul posto due punti medici avanzati, presso la Porta di Sant’Ubaldo e la basilica, con tre ambulanze fisse (Cappelluccia, basilica e piazzale di Sant’Agostino) e una mobile che da San Francesco, ha stazionato in via Gattapone e poi di nuovo a San Francesco.

Nel nome del patrono

Le emozioni del 15 maggio sono cominciate all'alba con la sveglia ai Capitani, Luigino Bei e Fabio Mariani, e ai Capodieci, Francesco Morelli di Sant’Ubaldo, Simone Martini di San Giorgio ed Enrico Provvedi di Sant’Antonio. Don Mirko Orsini, cappellano dei Ceri e vicario generale della diocesi, all’omelia nella chiesina di San Francesco della Pace detta dei Muratori, ha sottolineato l’identità della festa dedicata e rivolta al patrono: «Abbiamo colori diversi ma siamo un unico popolo in nome di Sant’Ubaldo». Alla fine della messa sono stati estratti dal bussolo dell’Università dei Muratori il nome dei Capitani per il 2026: Daniele Pencedano come Primo Capitano e Stefano Pauselli Secondo Capitano, annunciati da don Giuliano Salciarini. Erano gli ultimi due nomi presenti nel bussolo che per il prossimo anno vedrà inseriti 12 nuovi nomi per le 6 edizioni dal 2007. Per il 2025 il Primo Capitano sarà Fabio Latini e Oliviero Baldelli il Secondo Capitano, successori di Luigino Bei e Fabio Mariani protagonisti nel 2024. Alla fine del rito, le statue lignee dei Santi hanno lasciato la chiesa di San Francesco della Pace.

Ospiti entusiasti

L’Alzata in piazza Grande, con la rinnovata pavimentazione, ha riservato emozioni anche agli ospiti. «Festa meravigliosa - ha detto Donatella Tesei, presidente della Regione -, non sono mai voluta mancare ricordando di aver voluto proprio io fortemente il ritorno dei Ceri dopo il Covid». C’erano anche il vicepresidente della Regione, Roberto Morroni, il presidente della Provincia e sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il procuratore Raffaele Cantone, il direttore della Galleria nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio rimasto colpito al suo debutto sul posto: «Avevo visto le immagini ma dal vivo è sorprendente e spettacolare».

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