È finita con tre arresti e quattro denunce la rissa del venerdì sera viterbese. Quando una decina di persone si sono affrontate in strada armati di mazza e martelli. L’altro ieri sera, durante l’ora dell’aperitivo, due nuclei familiari hanno scatenato il panico al Sacrario. In piazza degli Almadiani sono volate parole pesante e soprattutto botte violentissime che hanno costretto alle cure mediche diverse persone. Ancora tutto da chiarire il motivo della rissa, ma sembrerebbe essere legato a screzi tra le due famiglie in causa.
Il bilancio è di tre persone arrestate da polizia e carabinieri con l'accusa d rissa aggravata: due italiani di 35 e 46 anni e un 33enne di nazionalità afghana, tutti pregiudicati che hanno anche riportato lesioni giudicate guaribili con prognosi comprese tra i 3 e i 7 giorni. Ad uno degli italiani è stato contestato anche il reato di tentato omicidio per aver cercato di investire deliberatamente lo straniero con la sua autovettura, sottoposta a sequestro. Sul posto sono stati rinvenuti e sequestrati una mazza da baseball ed un martello verosimilmente utilizzati nel corso della rissa. Un minore e altre tre persone sono state denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Gli arrestati sono stati ristretti ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’accusa più grave è quella di tentato omicidio e sarebbe legata al tentativo di investire con l’auto uno dei partecipanti alla rissa.
In base a quanto finora ricostruito da carabinieri e polizia, coordinati dal pubblico ministero Paola Conti, intorno alle 19 un’autovettura guidata da uno degli italiani arrestati avrebbe incrociato sulla sua strada quello che rappresentava il “nemico numero uno” e senza pensarci due volte avrebbe spinto il piede sull’acceleratore nel tentativo di investirlo.
Le indagini però non sono ancora concluse. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della polizia e dei carabinieri per ricostruire la dinamica dell’evento, anche tramite l’acquisizione di testimonianze e la visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti. Saranno inoltre ascoltati, nei prossimi giorni, tutti i testimoni della rissa. Da coloro che hanno partecipato attivamente a coloro che hanno solo assistito da lontano. Tutti potrebbero fornire informazioni utili alla Procura per ottenere un quadro completo e dettagliato della situazione. Nei prossimi giorni, inoltre, gli arrestati saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Viterbo per la convalida.