Terni, in anteprima la mostra "Amarsi" con la spiegazione delle opere del curatore Costantino D'Orazio

Lo storico dell'arte racconta la nascita della mostra, i prestiti delle opere, i miti e i modi in cui il sentimento d'amore è stato rappresentato attraverso i secoli, dalla Grecia ai giorni i nostri

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Sabato 2 Dicembre 2023, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 18:17

TERNI        A palazzo Montani Leoni si è tenuta la presentazione in anteprima della mostra che Terni, che dell’amore ha fatto un brand, ospiterà dal 7 dicembre: “Amarsi - L’amore nell’arte da Tiziano a Banksy”. “Alla scoperta di Amarsi. In anteprima la mostra sull’amore nell’arte” rappresenta l’introduzione alla mostra a cura di Costantino D’Orazio, con la cocuratela e direzione di Anna Ciccarelli e in collaborazione con Federica Zalabra. Presente all’incontro era anche Angelo Mellone, direttore artistico di UmbriaLibri, nei panni di moderatore. È il secondo anno che un evento di UmbriaLibri è ospitato da Carit, come ricorda il presidente della fondazione Luigi Carlini; «Terni è stata il banco di prova per capire cosa potevamo fare con la manifestazione e presto è iniziata la collaborazione che ci ha portato fin qui, all’incontro con Carit e Costantino D’Orazio; la sinergia con Terni da occasionale sta diventando stabile, e continuerà nel tempo, ad esempio a febbraio, con UmbriaLibri Love», racconta invece Mellone, direttore artistico di UmbriaLibri. D’Orazio spiega che per la mostra sono stati richiesti prestiti da molti musei di primo livello in Italia, come gli Uffizi, la Galleria Estense, la Gam di Roma, e illustra i pezzi salienti che comporranno il percorso di visita. «Il progetto proietta Terni sul piano nazionale e internazionale, grazie al dipinto proveniente dalla bottega di Tiziano, ma non solo» dichiara: «Ci saranno una serie di opere che raccontano l’amore in tutte le sue sfaccettature, in tutti i modi in cui è stato rappresentato dall’antichità; saranno visibili al pubblico i temi di amore e morte, della follia, dell’amor sacro e anche un omaggio a San Valentino. «Invito i visitatori a scoprirsi, a cercare nei quadri il sentimento che li rappresenta di più in questo momento» conclude D’Orazio. «L’amore è molte cose e può essere inquieto, ma suggella il rapporto tra due persone, l’incontro; è il contrario della violenza. Anche questo è il messaggio della mostra».

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