Fiera di Roma, la rivolta animalista: cancellato il rodeo dei tori. «Violate le regole»

La Garante: «L’iniziativa violava le regole, soddisfatta per la decisione»

Fiera di Roma, la rivolta animalista: cancellato il rodeo dei tori
di Luisa Urbani
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Martedì 16 Aprile 2024, 00:35 - Ultimo aggiornamento: 13:41

«Dopo opportuna valutazione si è deciso di non concedere l’autorizzazione al rodeo alla Fiera di Roma. Uno spettacolo come quello previsto dal rodeo non rispetta infatti quanto previsto dal Regolamento comunale ed è giusto dare accoglienza alle proteste sollevate dai cittadini e dalle associazioni impegnate nella difesa degli animali». A parlare è l’assessore alla cultura, Miguel Gotor, che con la sua dichiarazione ha messo la parola “fine” all’acceso dibattito che da giorni si era alimentato intorno al rodeo con la monta di tori, in programma dal 20 aprile al primo maggio alla Nuova Fiera di Roma.

Una decisione arrivata dopo giorni di proteste da parte dei romani e delle associazioni come Oipa, l’ organizzazione internazionale protezione animali, che proprio ieri aveva inviato al Campidoglio un’istanza d’annullamento dell’evento.

LE ASSOCIAZIONI

«Il rodeo - ha spiegato Claudia Taccani, legale dell’associazione - rappresenta una manifestazione di prevaricazione e crudeltà verso gli animali inaccettabile dal punto di vista etico.

Inoltre - ha aggiunto - è un’iniziativa che trasmette un messaggio negativo alla società normalizzando l’abuso nei confronti degli animali, in tal caso a fini di spettacolo. Questo tipo di eventi alimenta un atteggiamento insensibile e sprezzante nei confronti degli esseri viventi».

Anche l’Oipa ha evidenziato come una manifestazione del genere «violi l’articolo 16 del Regolamento comunale sulla tutela degli animali» che «vieta su tutto il territorio qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento che contempli l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche. Il divieto si applica a fiere, mostre, esposizioni, concorsi, sagre, manifestazioni itineranti».

A raccogliere le segnalazioni, scrivendo anche agli uffici comunali competenti per far annullare il rodeo, è stata Patrizia Prestipino, la Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma che ieri, appresa la decisione del Campidoglio, ha espresso «profonda soddisfazione per una scelta che conferma come l’amministrazione sia sensibile nei confronti degli animali e delle richieste dei cittadini».

Insediata da poche settimane, Prestipino si era mobilitata sin da subito. «Per giorni ho ricevuto centinaia di mail di indignazione da parte di cittadini e associazioni. C'è un forte sentimento che sta crescendo nei romani che vedono questa iniziativa come una cosa aberrante». Un pensiero che «condivido come cittadina e come Garante». Diversi i motivi - secondo Prestipino - per non ammettere una manifestazione del genere.

IL DANNO DI IMMAGINE

Prima di tutto perché, ha ribadito anche la Garante, il rodeo viola il regolamento «che noi amministratori abbiamo creato oltre 20 anni fa. Un regolamento efficace e soprattutto chiaro che spiega, senza possibilità di interpretazioni, che a Roma eventi del genere non si devono fare. E infatti non ci sono mai stati». Inoltre «lede l'immagine stessa della Capitale, che da anni si è posta come obiettivo la cultura del rispetto degli animali. Roma non è il Texas», ha sottolineato Prestipino esprimendo indignazione anche per la locandina pubblicitaria che ha definito «vergognosa». Locandina che ora, con molta probabilità, sparirà dai cartelloni pubblicitari, come anche l’evento, tra la gioia di cittadini e animalisti.

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