Fuori piove una canzone di Jannacci, il nuovo libro di Cosimo Damiano Damato

Fuori piove una canzone di Jannacci, il nuovo libro di Cosimo Damiano Damato
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 20:34
Con Fuori piove una canzone di Jannacci, Cosimo Damiano Damato conclude (per Compagnia Editoriale
Aliberti) la sua Trilogia dell’amore, delle inquietudini e delle rivoluzioni.
Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online. Iniziata nel 2017 con La quinta stagione e proseguita nel 2022 con La disperazione di Kurt Cobain, questa trilogia giunge al suo culmine con Fuori piove una canzone di Jannacci. L'autore, già noto per le sue incursioni nel cinema, teatro, musica e letteratura, si conferma un artista poliedrico capace di esplorare e comunicare attraverso diverse forme d’arte.
Il nuovo libro è un atto civile d'amore e anarchia verso la poesia, presentandosi come un antidoto
alla deriva esistenziale. Le poesie antifasciste di Damato si rivolgono agli ultimi del mondo, narrando
storie che contaminano il vissuto umano e artistico dell'autore con una visione neorealista. Ogni
pagina è permeata di emozioni e sensazioni, creando un'esperienza olfattiva che canta e narra storie,
offrendo al lettore l'opportunità di scoprire nuove visioni, fantasie, sogni, rivoluzioni e follie.
«È possibile che la poesia serva a salvare la vita – scrive nella prefazione Ernesto Assante - di certo
di chi la legge, probabilmente di chi la compone. E quando la poesia, come nel caso di Cosimo Damiano
Damato, si lega a doppio filo con la musica, anche se resta doverosamente silenziosa sulla
carta, il gioco diventa sopraffino».
Cosimo Damiano Damato è un artista visionario e allo stesso tempo carnale. La postfazione di Stefano
Senardi conferma la musicalità dei versi di Fuori piove una canzone di Jannacci, annunciando
la possibilità di realizzare un disco.
Come ha scritto in passato Angelo Molica Franco: «La voce di Damato è assai concreta, diretta, e
cioè narrativa. Potremmo definire a ragione tali scritti dei cuentos, nella migliore tradizione di Robert
Musil o dei fragments alla George Perec. Le immagini mentre derubano una realtà universale, inchiodano
ognuno di noi come un colpo di pistola. O per meglio dire, sanno svelare e interpretare i
desideri, le mancanze, gli incubi, le aspettative del cuore umano. Una coraggiosa ricerca linguistica».
Senza dimenticare i preziosi, profetici e seminali versi di Alda Merini dedicati a Damato: «Cosimo,
Io e te siamo amici di pietà nascoste… Certamente una nuova specie che nascerà nel futuro».
Cosimo Damiano Damato è nato in un campo di sale a Sud in una notte di settembre negli ultimi decenni del
Novecento. Fuma sigari Toscani e beve il vino salentino Platone. Si commuove leggendo Stig Dagerman
e Gramsci ed ascolta Nick Cave e Tom Waits rigorosamente in vinile. Ha avuto come maestri Abbas Kiarostami che gli ha indicato come riconoscere il sapore della ciliegia, Alda Merini che gli ha dettato poesie al telefono di notte, Arnoldo Foà che gli ha rivelato come si legge un copione el’importanza di essere antifascista, Raffaele Nigro
che gli ha insegnato a nuotare nel Mediterraneo e Renzo Arbore che gli ha contagiato la “Napuletanite”.
Ha la tessera dell’ANPI ed una cicatrice a forma di Partito Comunista sul petto. Ha ricevuto la benedizione di Don Gallo e Papa Francesco. È padre d’arte, ha un figlio di nome Nirvana, nato quando Kurt Cobain se n’è andato. Passeggia sui porti desolati nei giorni di pioggia. Sulla sua carta d’identità alla voce professione c’è scritto Poeta. Ama da tanti anni la stessa donna di nome Sibilla che gli ha donato un profumo all’incenso e le ha lasciato una scritta sullo specchio “Non sono io il poeta. Sei tu la poesia”. Non regala fiori morti ed ha piantato un melograno. Ogni tanto legge le sue storie in qualche teatro all’italiana, altre volte le pubblica ed altre ancora le trasforma in immagini per il cinema. Avrebbe voluto Erri De Luca come padre ma si accontenta di essergli compare di storie, vino e lotte civili.
Damato è attualmente impegnato a teatro nello spettacolo El pelusa y la negra (Maradona e Mercedes Sosa)
con Simona Molinari, nello spettacolo Elettroshock (recital per Alda Merini) con Antonella Ruggiero e nello
spettacolo Le rose di Sarajevo con Erri De Luca (calendario in aggiornamento su www.kinomusic.it).
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